Ricerca e sviluppo: agevolazioni fiscali cumulative

Il 12 febbraio 2020 è stato presentato al Ministero dell’Economia e delle Finanze un quesito in merito alle agevolazioni previste per PMI e Start-up.

L’interrogazione 5-03577, nello specifico, richiedeva se fosse possibile cumulare le agevolazioni fiscali derivanti dal decreto del Ministro dello sviluppo economico 24 settembre 2014 e dalle modifiche ad esso apportate tramite la Legge di bilancio 2020, riguardo al settore Ricerca e Sviluppo.

La Legge di bilancio 2020 ha, difatti, modificato e arricchito le precedenti norme relative al credito d’imposta ricerca e sviluppo. Secondo la nuova normativa, tutte le tipologie d’impresa possono usufruire di agevolazioni fiscali riguardanti il personale, le quote d’ammortamento, i contratti di ricerca, i servizi di consulenza e le spese per materiali e forniture impiegati nei progetti di ricerca e sviluppo.

Il Ministero dell’Economia e delle Finanze, nella risposta all’interrogazione, ha chiarito che, come previsto dalla Legge di bilancio 2020 (L. 160/2019), il “credito d’imposta è cumulabile con altre agevolazioni che abbiano ad oggetto i medesimi costi, a condizione che tale cumulo (…) non porti al superamento del costo sostenuto”.

La risposta all’interrogazione sul cumulo delle agevolazioni fiscali per PMI e Start-up, quindi, sentenzia in via definitiva che il credito d’imposta è fruibile anche in presenza di altre misure di favore, a meno che le norme disciplinanti le stesse non dispongano diversamente.

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