Per ora sono 122 articoli. Un testo monstre – quello della legge di bilancio 2017 che il Parlamento attende dal 20 ottobre – con buchi e cancellature. La bozza non è ancora chiusa, quindi. Anche perché il governo attendeva di capire le indicazioni contenute nella lettera di Bruxelles. Ma le linee sono chiare.
Ape. Confermato il meccanismo per l’uscita anticipata dal lavoro. Per richiedere l’Ape – il prestito pensionistico – il pensionando dovrà però dotarsi di SPID, la chiave digitale di accesso a tutti i servizi online della Pubblica amministrazione. E potrà usufruirne solo se il suo futuro assegno previdenziale non sarà inferiore a 1,4 volte il trattamento minimo, 700 euro circa. Possono richiedere l’Ape tutti i lavoratori – dipendenti pubblici e privati, autonomi – che hanno almeno 20 anni di contributi versati e a partire dai 63 anni di età (3 anni e 7 mesi di anticipo massimo dal requisito di vecchiaia). La durata minima dell’Ape è sei mesi. La futura rata ventennale sarà scontata dallo Stato che coprirà metà della spese per banche e assicurazioni con un “credito di imposta annuo”. Per alcune categorie di lavoratori vale l’Ape sociale, quella a rata zero perché coperta dallo Stato fino a 1.500 euro di importo mensile. Nella prima ricadono: disoccupati, disabili, lavoratori con parenti disabili, purché abbiano 30 anni di contributi. Nella seconda: impiegati in mansioni faticose, con 36 anni di contributi. Questi sono: operai (edilizia, miniera), conduttori di gru, conciatori, facchini, operatori ecologici, insegnanti della scuola pre-primaria, addetti alla pulizia non qualificati, assistenti di persone non atuosufficienti, infermieri e ostetriche ospedalieri, conduttori di mezzi pesanti, camion, convogli ferroviari.
Quattordicesima. Confermate tutte le misure del pacchetto pensioni: quattordicesime aumentate e ampliate, no tax area estesa, ricongiunzioni gratuite, aiuti a quanti svolgono lavori usuranti o hanno iniziato prima dei 19 anni.
Ecobonus e sismabonus. Il bonus casa previsto fino alla fine del 2016 viene esteso fino al 2021 per le zone sismiche nella misura del 50%. La detrazione sale al 70% nel caso gli interventi di riqualificazione determinino il passaggio ad una classe di rischio sismico inferiore e all’80% se il passaggio è a due classi di rischio inferiori. Il bonus sale ulteriormente al 75% e all’85% nel caso di lavori condominiali. Prorogati per un anno ancora pure il bonus per le ristrutturazioni delle abitazioni al 50%, l’ecobonus al 65% per l’efficientamento energetico (caldaie e infissi) e il bonus mobili con il tetto a 10 mila euro.
Premio alla nascita e buono nido. Arriva pure un “premio alla nascita”. A partire dal primo gennaio 2017, riconosciuto un bonus di 800 euro in un’unica soluzione. Ma la futura mamma deve fare domanda all’Inps al compimento del settimo mese di gravidanza. Per tutti i nati dal primo gennaio 2016, si aggiunge anche un “buono nido” di 1.000 euro all’anno, a partire dal 2017 per il pagamento delle rette di asili nido pubblici e privati. Per il 2017, il beneficio è riconosciuto per un massimo di 144 milioni (250 milioni nel 2018, 300 milioni nel 2019, 330 milioni dal 2020). Nella norma non compare un vincolo di Isee.
Congedo obbligatorio per i papà. Prorogato anche nel 207. Da fruire però entro i cinque mesi dalla nascita del figlio.
Canone Rai. Scende a 90 euro nel 2017, dai 100 euro attuali, da pagare nella bolletta della luce. Per “consentire la piena realizzazione degli obiettivi istituzionali della Rai” – dice ancora la bozza della manovra – la Rai viene esclusa dal perimetro Pa e dunque dai tagli a carico delle pubbliche amministrazioni.
Tassa imbarco aerei. Soppresso l’incremento dell’addizionale comunale sui diritti di imbarco sugli aerei. All’articolo 56 della bozza si spiega che la misura serve per “sostenere le prospettive di crescita del settore aereo e ridurre gli oneri a carico dei passeggeri”. La misura avrà un costo di 184 milioni annui per il 2017 e il 2018 e provvederà al ristoro delle minori entrate all’Inps il ministero del Lavoro.
Esuberi banche. Quasi 650 milioni di euro in cinque anni, fino al 2021, per sostenere il fondo esuberi di categoria del settore bancario e agevolare le operazioni di ristrutturazione e fusione. Un provvedimento – si legge nella bozza della finanziaria – che è destinato in generale a “imprese e gruppi di imprese” e non al solo settore bancario e ha un limite massimo complessivo di 25 mila dipendenti che ne potranno beneficiarne nel triennio 2017-2019. Le risorse integreranno quelle erogate dal fondo di solidarietà per favorire le uscite.
Borse di studio agli universitari. In manovra ci sono anche 50 milioni extra sul fondo integrativo statale per l’accesso all’università (articolo 38). Sarà il ministero dell’Istruzione di concerto con l’Economia (entro 30 giorni dall’emanazione) a determinare i fabbisogni regionali in relazione ai qulai sarà poi erogato il fondo. Inoltre la ‘Fondazione per il Merito’ diventa ‘Fondazione Articolo 34’ e dovrà, entro il 30 aprile di ogni anno, bandire almeno 400 borse di studio nazionali ciascuna del valore di 15.000 euro destinate a “studenti meritevoli privi di mezzi”.
Statali. Per il rinnovo del contratto e la conferma degli 80 euro alle forze dell’ordine stanziati 1,4 miliardi nel 2017 (900 milioni agli statali, il resto ai militari). Risorse che diventano 1,850 miliardi nel 2018 e consentono anche di riaprire le assunzioni nella pubblica amministrazione, dopo anni di blocco.
Fondo sanità. Nessun taglio alla sanità. Il fondo sale a 113 miliardi nel 2017, poi 114 miliardi nel 2018 e 115 nel 2019. Il prossimo anno, un miliardo sarà destinato a coprire voci legate all’assistenza sanitaria. Tra queste: il fondo per i medicinali innovativi da 500 milioni all’anno, quello per l’acquisto di medicinali oncologici, quello per i vaccini a cui vengono destinati 100 milioni nel 2017 e il fondo per le assunzioni del personale sanitario.
Esodati. Nel testo spunta anche l’ottava salvaguardia per 19.741 esodati, lavoratori rimasti intrappolati dalla riforma Fornero del 2011, senza lavoro né pensione.
Sgravi per le assunzioni. Le nuove assunzioni stabili, anche in apprendistato, effettuate tra il primo gennaio 2017 e il 31 dicembre 2018 di studenti che abbiamo svolto attività di alternanza scuola-lavoro, potranno godere di esonero contributivo per un massimo di 36 mesi nel limite massimo di 3.250 euro l’anno. Le aziende potranno assumere ex stagisti, entro sei mesi dal conseguimento del diploma di scuola secondaria.
Blocco delle tasse locali. Prorogato a tutto il 2017 il blocco degli aumenti dei tributi e delle addizionali locali deciso nella legge di stabilità dello scorso anno.
Scuole belle. Stanziamento di 128 milioni nel 2017 per il progetto ‘Scuole belle’ (articolo 57 della bozza).
Super e Iperammortamento. Nelle pacchetto Industria 4.0 per le imprese, confermato il superammortamento al 140% per i beni acquistati fino al 31 dicembre del prossimo anno, ad eccezione di veicoli e altri mezzi di trasporto ma non per mezzi trasporto. Nel 2017 arriva pure l’iperammortamento al 250% per l’acquisto di beni per la trasformazione tecnologica e digitale in chiave Industria 4.0.
Premi produttività. Aumentano gli sgravi per i premi di produttività. A godere di una tassazione agevolata al 10% saranno gli importi fino a 3.000 euro (rispetto agli attuali 2.000), soglia che sale a 4.000 euro (dagli attuali 2.500) nel caso di aziende che coinvolgono pariteticamente i lavoratori nell’organizzazione del lavoro. Il tetto di reddito sale dagli attuali 50.000 euro a 80.000 euro lordi l’anno, includendo così anche una fetta di dirigenti.
Pari opportunità. Incremento di 20 milioni nel 2017 per l’attuazione delle politiche delle pari opportunità e non discriminazione.
Ristrutturazione alberghi. Gli alberghi, gli agriturismi e le strutture ricettive potranno
effettuare lavori di ristrutturazione vedendosi riconosciuto negli anni di imposta 2017-2018 e 2019 un credito d’imposta del 50%. Il credito può essere fruito nel limite massimo di 30 milioni nel 2018, 60 milioni nel 2019, 90 milioni nel 2020, 60 milioni nel 2021 e 30 milioni nel 2022.
Fonte: www.repubblica.it